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Bilanci, resoconti e buoni propositi

Intervista a Manuela Pignotti
Con Manuela Pignotti, membro del CDA, abbiamo avuto la possibilità di scambiare alcune riflessioni sul 2022 e cercare di fare previsioni su cosa aspettarci dal 2023.  

Manuela Pignotti: Il 2022 era iniziato come l’anno della ripresa totale del mercato Horeca, dopo la flessione causata dalle chiusure imposte dalle norme Covid. Ma l’inizio della guerra ha cambiato di molto le prospettive. I costi dell'energia e di tutti i materiali sono andati alle stelle, poi l’inflazione, e il mercato ha accusato il colpo. Nonostante questo, con un pizzico di orgoglio il 31 Agosto 2022 abbiamo chiuso il bilancio in positivo, con un apprezzamento del valore liquidato ai soci.

Domanda: A dicembre è stato nominato un nuovo CDA, quali sono i progetti per il 2023?  
MP: Con il rinnovo delle cariche del CDA sono entrati due nuovi membri con cui si è già stabilito un buon rapporto di collaborazione e condivisione. I progetti per il 2023 sono diversi e ramificati. Per ora siamo focalizzati sugli strumenti da utilizzare per potenziare le vendite e migliorare la qualità dei prodotti. In campo stiamo continuando e consolidando il progetto del 'tecnico in campagna’, per dare un punto di riferimento ai soci e anche per avere un occhio più attento alle diverse esigenze dei vigneti, differenti per dislocazione. Inoltre, stiamo anche lavorando per ottenere delle certificazioni di sostenibilità, che, oltre a offrire la garanzia di tutela delle risorse del territorio, rappresentano una leva competitiva sul mercato e uno strumento di marketing da non sottovalutare. Per quanto riguarda le vendite, l’obiettivo per il 2023, è di continuare ad aumentare la quota del fatturato sull’imbottigliato, restando al passo con tempi e trend, incrementando i mercati già aperti.

D: Di certificazioni e sostenibilità ci ha parlato Stefano Acciarri nello scorso numero, possiamo avere da te approfondimenti su come pensate di aumentare il fatturato dell’imbottigliato?  
MP: Per perseguire questo obiettivo, i primi interventi intrapresi coinvolgono i nostri punti vendita. Si tratta di interventi volti a migliorare l’estetica dei negozi e di conseguenza anche l’esperienza d’acquisto. Fondamentali saranno anche le sessioni di formazione degli addetti alla vendita. La nostra Cantina ha un catalogo molto vasto che richiede consapevolezza su tecniche di vinificazione, conoscenza di vino e olio, curiosità sul territorio a cui le nostre etichette fanno riferimento.


D: Come avete deciso di creare questi momenti di formazione?
MP: Nella sezione Marche dell’Associazione Italiana Sommelier è stato individuato il partner ideale. Così abbiamo dato il via al corso di avvicinamento al vino – Quattro passi in Cantina – che ha coinvolto agenti, collaboratori e consumatori. Il corso è stato molto apprezzato e stiamo lavorando su un secondo appuntamento che si svolgerà, sempre in Cantina, tra marzo e aprile. Stiamo anche raccogliendo iscrizioni per un Corso di Primo Livello, più tecnico e approfondito. Questo è un progetto in cui credo molto e che mi vede in prima linea nella sua realizzazione

Grazie Manuela per il tuo tempo, è stato un piacere parlare con te.